Lettera aperta alla Disorder

Esimi colleghi Presidenti, Illustre Presidentissimo. 

Quando ho iniziato la mia partecipazione alla Disorder, 17 anni fa, l'ho fatto principalmente per divertirmi. In effetti un gruppo di cazzari che gioca ad un finto calcio con l’unico scopo di sbeffeggiarsi e vincere qualcosa di assolutamente ed inutilmente effimero, contornato da ritrovi, cene ed alcol è null’altro se non puro e sano diletto. E per divertimento in questi lunghi anni si sono inventati, modificati, riscritti e recuperati una infinità di regolamenti, norme e modificatori. 

Dopo 17 anni sono ancora qui, con lo stesso spirito, cazzaro nonostante l’età dovrebbe rinsavirmi, e con l’amicizia che nel tempo si è consolidata e rappresenta un valore vero di cui sono fiero in questa Lega, nonostante gli attori nel tempo siano cambiati, andati ed a volte anche tornati. 

Questi giorni per me sono stati i più tristi nella mia personale storia in Disorder: non mi sto affatto divertendo, anzi. Il dileggio, lo sberleffo, la contestazione, fanno parte del divertimento del giocare assieme, ma onestamente mi sembra che si sia passato il limite del buon senso e del buon gusto. 

Ci sono stati in 17 anni decine di casi di storture, di zone d’ombra del regolamento, di modificatori errati che hanno più o meno segnato i destini di un campionato, ma non ricordo una empasse così grave da mettere in discussione lo svolgimento di una giornata di campionato. 

Non è divertente, e spero che si recuperi lo spirito giocoso aldilà di regolamenti e preconcetti. 

Anche io nel caso specifico dell’acquisto di Iturbe come CL da parte di FDT, ho provocato e sbeffeggiato pubblicamente il Presidente Zamuner opponendomi con finto fervore all’acquisto, ma ovviamente in un colloquio privato con lo stesso, ho chiarito che a norma di regolamento era valido e il mio era un simpatico ostruzionismo giusto per fare confusione. Il tutto si è condito con le solite benefiche risate assieme che accompagnano il giusto spirito Disorder. 

Il buon senso suggerisce che fino a che il regolamento non viene cambiato, e di norma lo si cambia negli appuntamenti istituzionali, il regolamento rimane valido. Ogni squadra ha più o meno ruoli opinabili, e non vedo perché si debba creare un caso che mina la serenità della Lega e induce a tagli retroattivi o formazioni di protesta. Ribadisco la mia solidarietà al Presidente Zamuner, in questo frangente evidente parte lesa. 

Vi esorto a ricompattare le fila e a recuperare lo spirito originario del nostro giocare assieme. Ed a rispettare il regolamento fino al prossimo incontro istituzionale in cui assieme, come al solito, stabiliremo eventuali modifiche non retroattive. 

Se ciò non fosse, vuol dire che dovremo seriamente valutare quale futuro può avere questa Lega senza questo spirito. Ognuno di noi rifletta se e come vuole ancora farne parte. 

Grazie per l’attenzione.

Vostro affezionato Legaiolo.
Presidente del Real Butoea f.c. 
Paolo Pravato