martedì 9 ottobre 2007

Le Fiere - domenica pomeriggio

Dopo aver lasciato il Salame, verso le 12.20 (ultimo della lega ad uscire dal negozio) mi sono diretto verso il "Forte 48" per un succulento e tipico pranzo delle Fiere. La digestione è avvenuta con lentezza presso la dimora sandonatese di fronte alla partita Catania-Livorno (noiosa) e con le auricolari per sentire le altre partite. Non nego di essermi sopito e addirittura mi sono spostato verso il letto per il riposino pomeridiano.
Al risveglio, la tragedia: Totti doppietta con i miei a bocca asciutta. Lavata di viso e via verso il centro città, dove si stavano consumando litri e litri di birra. L'appuntamento era con Mr.Zamu e la sua combriccola, tra cui un altro ex-Disorder "Lalas" Romano Arcangelo.
Pomeriggio alquanto tranquillo con saluti a destra e a manca, Marione con moglie, Alberto con morosa, Mauro (1 minuto di silenzio), Daniele (palyboy del Basso Piave) e altri personaggi della provincia. Mr.Zamu è sempre Lui non cambierà mai, quindi niente GINE.
Giretto tra i banchetti, qualche dolciume, incontro con un gruppo di loro amiche (molto fugace per fortuna), salutato Giorgione altro ex-Disorder con moglie e figlio a carico e poi via verso le giostre per assaporare il vero spirito delle Fiere.
Ho scelto ovviamente io, e l'unico che mi ha seguito (quasi per forza) è stato Mr.Zamu. Abbiamo fatto il giro della morte parecchie volte trovandoci anche sospesi a testa in giu' ridendo e gridando a piu' non posso. E' stato elettrizzante. Poi un buon panino con porchetta (baracchino vicino le poste), caffe' (bar nuovo di fronte al campanile) e un limoncello mixato al "last piatti" (caffe' letterario).
Passando di fronte al comune abbiamo incontrato il Presidente di Lega, Salame, alquanto stordito dall'effetto alcolico della birra (3 Litri dichiarati), ma lucido nel presentare le linee guida della Disorder per la nuova stagione 2007/08 ad un allibito Mr.Zamu.
La serata si è conclusa con uno spettacolo di alcuni ragazzi stile CSO con palle legate ad un filo e bastoni arroventati che facevano volteggiare per aria.
Alle 1.30 dirigevo le mie stanche ossa verso casa, per prepararmi alla giornata seguente.

Nessun commento: